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Perché "Tonari no Tokyo"

Fin dal mio arrivo nel Sol Levante, alla fine di settembre 2018, ho cominciato a scrivere ogni giorno stralci di vita quotidiana, cercando soprattutto di descrivere un luogo così distante - non soltanto geograficamente - alla mia famiglia e ai miei amici.

I miei scritti, che ero solita chiamare "raccontini" quando li inviavo via mail, avevano preso fin da subito un'intestazione da blog. Eppure, nonostante tutti coloro che li leggevano mi spingessero a pubblicarli, ho sempre desistito per via di un'autocritica spietata, limitandomi a pubblicare sul mio profilo Facebook qualche morso di vita in Giappone.

Fino a che, dopo averci pensato a lungo, la mia conclusione è stata la stessa di Doc alla fine di Ritorno al Futuro 1, quando Marty gli chiede perché avesse deciso di leggere la lettera che gli aveva scritto negli anni Cinquanta, in cui lo avvisa che sarebbe stato ucciso nel 1985 e lo esorta a fare il possibile per salvarsi: 

Marty: "Allora, tutti quei discorsi che non si devono cambiare gli eventi futuri, la continuità Spazio-Tempo...?"
Doc: "Bè, ho pensato... Chi se ne frega!"

Il nome del blog è un gioco di parole con il titolo originale de Il mio vicino Totoro, film d'animazione di Hayao Miyazaki, in giapponese Tonari no Totoro となりのトトロ. I nipponisti avranno notato che, nel sottotitolo in giapponese del blog, io abbia scelto di scrivere "Tokyo" in katakana e non in kanji; questo semplicemente per rendere di più il gioco di parole con "Totoro", anch'esso scritto in katakana nel titolo originale del film.

Totoro.jpg
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