top of page

La differenza della tortora

  • Immagine del redattore: Tonari no Tokyo
    Tonari no Tokyo
  • 22 mag 2019
  • Tempo di lettura: 2 min

19 Maggio 2019 (日)


Tre mesi.

Tanto è il lasso di tempo che mi ha tenuta lontana dal Giappone, da Tokyo e dalla vita che scorreva qui e che, dopo i primi assestamenti, è diventata quotidianità.


Per la prima volta nella mia vita, il viaggio che mi ha portata nel Sol Levante non è stato eterno come solitamente è. Un po' grazie al Wi-Fi a bordo dell’aereo (God bless Emirates Airlines), un po' perché sono incredibilmente riuscita a dormire a bordo, a un certo punto ho guardato il mini-schermo che avevo di fronte e ho realizzato che avevamo già attraversato la Cina infinita, la Cina sterminata, e ci trovavamo sopra la Corea. Il Mar del Giappone si attraversa davvero in pochissimo tempo, perciò ho avuto giusto quella mezz'ora per compilare il foglio di accesso (senza più essere schiava di quei novanta-giorni-massimi imposti dal visto turistico) e trovarmi, in men che non si dica, nuovamente nel Sol Levante.


Non più la ricerca delle stazioni, non più le corse forsennate per cambiare i soldi, chiedere indicazioni per strada, accertarsi che sì, è la linea Seibu-Ikebukuro /Seibu-Ikebukuro Sen/ 西武池袋線 che mi avrebbe fatta arrivare a casa: il mio passo è sicuro, la mia mente sgombra, forse giusto un pelo stanca per non essermi mai fermata dalla partenza. Nessuno stupore, solo tanta delizia per ciò che mi circonda.

L’arrivo in guesthouse è non convenzionale rispetto agli standard giapponesi: nessun inchino, solo tantissimi abbracci accompagnati da altrettanti Bentornata! e Ci sei mancata!. Reagisco con commosso stupore di fronte a tanto calore, sorridendo di fronte alla bellezza dell’imprevedibilità incoerente delle persone.


Sabato trascorre nel tentativo di recuperare il fuso orario e di sistemare la mia camera, dimenticandomi di mangiare per un giorno intero ma sentendo, a un certo punto, la necessità del bere, soddisfatta in meno di due minuti scendendo al jidohanbaiki 自動販売機, il distributore automatico, sotto casa per acquistare una bottiglietta di tè verde e una di acqua e limone.


Perdo completamente la cognizione del tempo chiacchierando su Skype per quasi cinque ore e, intorno all'una e mezza di notte, mi impongo di infilarmi sotto il piumone e di provare a dormire.


Dormo e sogno e nero assoluto e sogno ancora e mi giro e mi sveglio e.


Ed è in quel momento che lo sento e realizzo che è diverso da quello a cui ero abituata a sentire in Italia, perché questo, invece, ha un ritmo pari.


… il verso della tortora.


🎶 Lukas Nelson & Promise of the Real, Find Yourself

 
 
 

Comments


Instagram

© 2019 by Tonari no Tokyo. Proudly created with Wix.com

Join My Mailing List
bottom of page